Il Ministero della Salute, con un decreto firmato dal Ministro Schillaci, ha revocato la sospensione del già famoso Decreto del 1 Ottobre 2020, firmato dell’ex Ministro Speranza, che voleva relegare il CBD ad un farmaco prescrivibile soltanto dai medici e appannaggio esclusivo quindi, delle farmacie e pertanto ha inserito nella tabella dei medicinali stupefacenti le preparazioni orali a base di CBD. Ecco il testo del decreto (GU Serie Generale n.194 del 21-08-2023).
Il decreto stabilisce: “l’ inserimento nella tabella dei medicinali, sezione B, del DPR 309/90, delle composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di Cannabis”. Dal 21 settembre, in pratica, la vendita di preparazioni orali a base di CBD dovrà avvenire solo in farmacia e con la ricetta.
Il vice direttore provinciale di Fenimprese Salerno Avv. Lucio Orlando, analizzando la questione di un settore che segue da molti anni come avvocato e consulente, con importanti successi in molti fori italiani, ha sottolineato alcuni aspetti centrali: “Innanzitutto bisogna evidenziare che la problematica riguarderà solo i prodotti ad uso orale, ad esempio il classico olio. Quindi tutte le altre tipologie di prodotti vanno escluse dall’ambito di applicazione del presente decreto. Ad ogni modo è evidente la necessità per le aziende del settore di impugnare il decreto entro sessanta giorni dalla sua pubblicazione in gazzetta ufficiale. Fenimprese Salerno, che annovera tra i propri associati alcune aziende del settore, offrirà il massimo apporto sindacale e professionale a tutti gli addetti ai lavori coinvolti”.